Scalp.it è Scalping! Tutto sollo scalping di Roberto Vernaleone

Considerazioni personali
Fino a che punto possono valere i dati tecnici in un mercato azionario come quello italiano?
Oltre alle normali resistenze o supporti che i titoli devono considerare vi è un fattore Europa, ma ancora più importante, un fattore America che nessuna analisi tiene in considerazione. Viene da chiedersi: come mai tutte le analisi che sono in circolazione hanno esiti e risultati che si contrastano? In che modo operano i grandi investitori?
L’analisi non è matematica anche se molti cercano di trovare la formula magica che intuisca il trend giusto. La matematica può avere più teoremi per dimostrare una stessa formula con il medesimo risultato, mentre nell’analisi le diverse teorie portano a risultati diversi e non vi è quasi mai la certezza   che ciò che si dice e si pensa sia corretto.
Alla fine di una teoria di analisi tecnica c'è sempre la frase finale che dice: “Anche l’intuito ha la sua importanza”. L’analisi tecnica ha come prima regola la dedizione: formule e grafici; mi sembra in contrasto con il fiuto.
 Come mai non si parla mai dei fallimenti delle analisi tecniche? Tutti i trend che indicano non corrispondano quasi mai a verità e quando ci azzeccano è perché la borsa sta salendo per tutti.
Credete veramente che le tecniche di investimento delle grandi finanziarie siano quelle note da tutti?
Non credete che le teorie formulate sono determinate da politiche economiche delle grosse finanziarie? Credo che con l’evento del trading online le finanziarie inizino un po’ a "tremare”. I mercati stanno sempre più diventando imprevedibili, le movimentazioni stanno sempre più aumentando con la speculazione pura, la finanza sta cambiando!!
Con questa nuova faccia della finanza le vecchie teorie continueranno ad essere efficienti?

Troppi interrogativi ho trovato e sperimentato nello studio dei mercati e delle analisi tecniche, troppa superficialità.
Prendete i giornali di finanza, anche vecchi e confrontate le previsioni che hanno dichiarato e che dichiarano. 
Hanno indovinato? NO! 
Coincideranno? Non ci metterei la mano sul fuoco e quindi neanche i miei soldi !!! 
Eppure sono i migliori delle piazze finanziarie. Non credo che le notizie vengano divulgate a tutti, credo nella riservatezza e nella deviazione delle informazioni. 

Un consiglio? Quando si parla di soldi è sempre meglio diffidare.

Credo che la “teoria” espressa in questo sito, lo scalping, possa dare spunti su come investire i propri soldi con successo. Analizzate il metodo e ditemi se vi convince. Applicatelo con degli esempi simulati, utilizzando soldi virtuali e giudicate i risultati. Adoperate le tabelle descritte. 

Roberto VERANALENE

Scalping & Scalper
Lo scalping è una metodologia di intervento sui mercati finanziari. Deriva dall’inglese “To scalp”: speculazione fulminea che sfrutta ogni movimento delle quotazioni.
A differenza dell’analisi, o di altre operatività con studi e previsioni, nello scalping non si fanno previsioni, ma si analizza l’andamento nello stesso giorno in cui si decide di intervenire.
Per lo scalper non è importante se un titolo sale o scende, esso interviene in tutte le situazioni ove è possibile “speculare”. Lo scalper non ha bisogno di conoscere tutte le nozioni economiche e finanziarie, lo scalper non deve essere obbligatoriamente un analista; lo scalper è come un avvoltoio: preda tutto ciò che gli altri non considerano. Lo scalper può permettersi di assentarsi senza l’assillo del mercato, può dormire senza l’incubo del Nasdaq e delle aperture.
Lo scalper è un operatore libero, che non ha alcuna intenzione di vincolarsi, legarsi e farsi manovrare dalle finanziarie. Lo scalper non segue gli umors, lo scalper “sfrutta”.

Scalping = Libertà operativa

Premetto che rispetto il lavoro degli analisti, degli altri operatori, ma molte volte da loro nascono situazioni ed analisi talmente diverse sui medesimi titoli che viene da chiedermi: chi di loro ha ragione? Poco importa per uno scalper.

Roberto VERNALEONE

Tecnica 35% - Carattere 65% - Queste le mie perentuali.
Il carattere del trader ha una fondamentale importanza nel raggiungere il successo borsistico. Non c’è teoria che possa spiegare come governare i sentimenti, ma ci possono essere metodi che indicano la direzione giusta su come "costruire" una mentalità vincente. E’ inutile conoscere gli STOP LOSS se poi non si applicano; è inutile conoscere i segnali che il book fornisce se poi si ha paura d’intervenire. La teoria tutti la conoscono o la possono conoscere senza particolari difficoltà, ma non è altro che l’inizio. Il difficile viene dopo, quando si inizia ad operare con soldi reali. Non vi siete mai chiesti come mai quando si simula avete ottimi risultati ma poi quando iniziate a fare sul serio le performance cambiano? Il 35% non è messo in dubbio, allora il problema è sicuramente sul restante 65%. Siete d’accordo? Credo di sì!
Lo scalper deve riuscire a raggiungere nell’operatività la stessa mentalità, ma soprattutto, la stessa condizione psicologica di quando simula. La simulazione distacca il trader dal suo “IO” in quanto non rischia nulla ed è proprio questa situazione che lo rende vincente.
Ho visto molti casi di trader che analizzano il book con obiettività prima d’intervenire sul titolo. Poi, quando entrano sul titolo, si fanno condizionare dalla posizione presa, non riuscendo ad analizzare con la stessa obiettività iniziale i segnali che il book fornisce, andando incontro a situazioni decisamente negative, fino a non rispettare nemmeno i "fantastici" STOP LOSS. In questo modo si compromette il capitale, l’entusiasmo, la fiducia in se stessi e nella tecnica. Se rispettate le regole non si può sbagliare!
Quindi fate attenzione soprattutto ai primi passi operativi.
Consiglio di simulare fino alla nausea e se riscontrerete ottimi risultati allora vuol dire che il 35% lo avete appreso e potete passare ad affrontare il restante 65%.
In che modo? Operando e facendo esperienza sul mercato.
Come? Non commettendo l’errore più banale: fare il passo più lungo della gamba.
Fate all’inizio un'operazione al giorno,non esagerate, qualsiasi sia il risultato che avete ottenuto. In questo modo inizierete a prendere confidenza con gli strumenti, con le procedure e soprattutto inizierete a fare esperienza. Anche se avrete spazio per poter fare altre operazioni non fatele e sfruttate il tempo restante per continuare a simulare.
Il tempo che si perde per apprendere e crescere lo si recupererà in seguito con gli interessi.

Roberto VERNALEONE